Oggi due studi, uno dell’Università Paris Descartes, in collaborazione con la Sorbona, e un altro della Queensland University of Technology in Australia, offrono risposte contraddittorie a un dilemma che non sarà facile sbrogliare: il sonnellino pomeridiano fa bene o va assolutamente evitato?

Secondo le risposte che arrivano da Parigi, sarebbe un vero toccasana, soprattutto per chi non ha riposato durante la notte. Leggendo i risultati dello studio australiano, invece, pubblicati sugli Archives of Desease in Childhood, dormire dopo pranzo sarebbe efficace solo nei primi due anni di vita.

Pregiudicare il sonno della notte, dormendo dopo pranzo, avrebbe quindi influenze negative sulla salute: un cattivo riposo notturno, come è ormai noto, favorisce l’insorgere dell’obesità e di disturbi cardiovascolari, oltre che diversi disagi a livello cognitivo e comportamentale. “Il nostro studio suggerisce che dopo i due anni d’età, in cui è più comune smettere di fare pisolini, il sonno diurno è associato a un sonno notturno più breve e disturbato” afferma Karen Thorpe, che ha condotto la ricerca in Australia.

Come se ne esce, insomma? Di fronte a un’ambivalenza di giudizi, il buon senso suggerirebbe di lasciar decidere ai bambini stessi se riposare o no dopo pranzo, poiché alcuni ne hanno bisogno e altri no. La pensa così, tra gli altri, Dana Rofey del Children Hospital presso l’Università di Pittsburgh.