Ponte dei Congressi, si parte.

Firmato dall’architetto Enzo Siviero con lo spagnolo Juan Arenas de Pablo, sarà un unico arco in acciaio, una travatura metallica retta da tiranti, teso sul fiume tra l’Eur e l’altura opposta, a valle del ponte della Magliana, con cui creerà un percorso intrecciato ad anello. I numeri: novecento metri di lunghezza, carreggiata larga 19,25 metri con quattro corsie, due provenienti dall’autostrada RomaFiumicino, le altre due da viale Isacco Newton e via della Magliana. E infine uscite anche su viale dell’Oceano Indiano e su viale Egeo, mentre le banchine laterali e centrali saranno larghe un metro.

Si tratta di un’opera fondamentale per la viabilità, che unirà l’aeroporto all’Eur anche in vista del rilancio del quartiere come area dei grandi congressi internazionali dopo la fine dei lavori della Nuvola di Fuksas con annesso albergo a 5 stelle. Una nuova mission sostenuta con forza dalla giunta del Campidoglio. Ed è stato lo stesso sindaco Marino a definire il ponte dei Congressi “una delle opere più significative tra quelle che si faranno nel prossimo quinquennio, importante volano per la ripresa economica di Roma, un’altra porta per la città, soprattutto per chi viene da Fiumicino. Cambierà completamente l’accesso per chi arriva dall’aeroporto e l’uscita per chi deve raggiungerlo”.

L’obiettivo sul fronte della circolazione è chiaro: alleggerire il traffico, oggi molto sostenuto con file che spesso si allungano per centinaia di metri, che grava sul ponte della Magliana, mantenendo la connessione diretta tra RomaFiumicino e Cristoforo Colombo, con in più il collegamento autostradaEur e viale NewtonEur.
Non solo. Sarà anche realizzato lungo gli argini del Tevere un grande parco fluviale con percorsi ciclopedonali, che verranno collegati con le piste dell’Eur. Per ultimare i lavori il Campidoglio dovrà stanziare la somma che resta, ovvero 52 milioni di euro. Il ponte dei Congressi dovrebbe essere costruito in 24 mesi dal momento dell’apertura dei cantieri.