Bene in centro, male in periferia. Nel primo mese di saldi la Confcommercio romana tira un bilancio che, tutto sommato, non è stato poi così negativo. Il tanto temuto calo in picchiata infatti non c’è stato. E le vendite sono state tendenzialmente in linea con quelle del 2014. Almeno questo dicono i dati elaborati dall’associazione presieduta da Rosario Cerra, sulla base delle transazioni fatte attraverso la CartaSi.

I “pos” raccontano che in centro storico c’è stato un aumento tra il 10 – e il 15 per cento, mentre è in tutte le altre zone il calo si è attestato tra il 5 e l’8 . “Siamo soddisfatti dell’andamento non negativo – spiega il presidente Cerra – Facendo media, c’è stata una continuità con i dati dello scorso anno che ci fa sperare nella ripresa per il 2015″.

In alcuni settori però è andata meglio, in altri peggio. Le scarpe ad esempio, oggetto del desiderio per molte donne, hanno registrato un aumento del 5% e anche l’abbigliamento in generale si è attestato intorno a un +3 per cento. In calo invece l’intimo. Meno pigiami, boxer e calzini (-3%). Scesi del 5 anche tutti gli articoli per la casa e la pelletteria (borse, valigie, portafogli e cinture).