Dopo la scossa di terremoto che domenica mattina ha fatto tremare anche la Capitale e dopo i sopralluoghi effettuati dai vigili del fuoco, la chiesa di San Francesco da Paola, nel rione Monti, è stata dichiarata inagibile e chiusa a scopo precauzionale. Crepe e calcinacci anche nella basilica di Sant’Eustachio al Pantheon, dov’è stata transennata la parte vicina alla cupola a causa delle lesioni provocate dal sisma.

Problemi pure per una vecchia crepa che si è aperta dopo il restauro a Sant’Ivo alla Sapienza, nella cupola del Borromini: «In via cautelativa è stata predisposta la chiusura per le verifiche statiche della cupola della chiesa, della lanterna e dell’adiacente palazzo della Sapienza», ha dichiarato la Soprintendenza che ha disposto subito il cantiere di emergenza. Danneggiata, infine, Santa Barnaba ai Castelli romani che resterà chiusa anche oggi.

Resta chiusa la Tangenziale Est da Largo Passamonti in direzione Viale Castrense (S.Giovanni): nelle uscite del Verano e sulla rampa di accesso da via Prenestina, sono necessarie ulteriori verifiche perché la violenta scossa avrebbe infatti aperto diverse crepe sui piloni su cui i periti stanno lavorando per escludere crolli e cedimenti.