Secondo recenti indagini sull’andamento del mercato immobiliare, il 2016 è un ottimo anno in cui decidere di investire sul mattone. Continua infatti il trend positivo che ha segnato il 2015, caratterizzato da un decisivo calo del prezzo di vendita (non tanto di affitto invece) di case e appartamenti al metro quadro (passando dai 2424€ al mq di marzo 2013 ai 2009€ di luglio 2016). Come ci si può facilmente aspettare, questo calo ha portato ad un incremento delle vendite notevole, iniettando grandi flussi di denaro nel mercato immobiliare. Secondo i dati diffusi a dicembre dello scorso anno dall’osservatorio di Nomisma per l’anno 2015, il prezzo delle abitazioni è sceso in media del 2,4% in tutta Italia, mentre invece il numero di case vendute nel 2015 è aumentato del + 6,5% sulla media nazionale.

Questo andamento positivo del mercato e, in generale, dei prezzi sembra suggerire che siamo in una fase sotto questo punto di vista favorevole per trovare occasioni immobiliari a prezzi contenuti. La recente crisi economica ha fatto sì che le famiglie avessero a disposizione una quantità nettamente inferiore di liquidi, portando così nel giro di qualche anno ad un crollo vertiginoso delle vendite, con conseguente abbassamento dei prezzi. Oltre a questo, le recenti agevolazioni introdotte con la nuova Legge di Stabilità e l’aumento dei mutui rilasciati dalle banche (grazie all’immissione di denaro da parte della Banca Centrale Europea, con una manovra chiamata Quantitative Easing, che ha avuto come obiettivo quello di far scendere i tassi dei mutui e conseguentemente far aumentare l’acquisto di beni immobiliari), hanno portato ad una situazione particolarmente favorevole del mercato, riaccendendo l’interesse sull’investimento sul mattone.

Tutto ciò porta alla conclusione che il 2016 sia un buon anno per investire in Italia. Infatti, nonostante l’economia stia dando timidi segnali di ripresa e le banche stiano abbassando i mutui, i prezzi degli immobili continuano a calare, seppur non con lo stesso ritmo dell’anno scorso. La mossa vincente sembra essere quella di acquistare appartamenti (le ville comportano una serie di costi e manutenzioni aggiuntive che un appartamento non ha) e poi venderli subito (per non pagare eventuali tasse per l’aumento della propria rendita catastale o per la Tari, la tassa sui rifiuti) o affittarli, per avere una rendita sul lungo termine.

Un buon consiglio prima di investire su un immobile è quello di farlo innanzitutto valutare da un professionista, in grado di dirci se si tratta di un affare o invece di una “fregatura”. Molte agenzie immobiliari dispongono all’interno del loro staff di un architetto o di un geometra, i quali saranno in grado di valutare l’effettivo valore del bene immobiliare in questione, nonché altri fattori rilevanti nella valutazione del prezzo, come le condizioni del suo impianto elettrico, delle tubature o della caldaia (un edificio di dieci anni fa avrà probabilmente impianti obsoleti, realizzati con vecchi materiali di costruzione). C’è poi da considerare se lo stabile è a norma anche da un punto di vista antisismico. La recente tragedia del terremoto che ha colpito il Centro Italia non ha fatto altro che ricordarci che il nostro Paese è costantemente a rischio sismico e che edifici costruiti in conformità con le norme antisismiche previste dalla legge italiana hanno maggiori chance di sopravvivere ai crolli.

In ogni caso è importante richiedere tale valutazione per poter prendere in considerazione tutti i fattori che ne influenzano il prezzo d’acquisto e, successivamente, di vendita o locazione.

Articolo redatto in collaborazione con: grandicantieri.it