Una nuova tendenza sta emergendo rapidamente nei paesi anglosassoni e da lì si sta diffondendo al resto del mondo, pure in Italia. Si tratta del sexting, un neologismo nato dall’unione delle parole “sex” (sesso) e “texting” (messaggi di testo, SMS).

Sebbene il fenomeno di mandarsi questi sms piccanti sia nato fra i giovani, è diffuso anche fra le persone adulte, accade di frequente fra coppie d’innamorati o amici, e ha luogo anche dal lavoro, o per strada, serve un po’ a staccare dalla monotonia, dalla noia e a rendere un attimo della vita un po’ più interessante. Si gioca, ci si scambia battute e spingendosi oltre può portare le persone a eccitarsi.

Se ci si spinge oltre e dai semplici messaggini si passa alla pratica vera e propria del sesso a distanza con il telefonino, allora si parla di cybersesso. Il cybersesso fa parte del sexting ma no viceversa. Il cybersesso consiste nel fare sesso reale con un’altra persona grazie alle nuove tecnologie: cellulari, chat, webcam.

Si ricorre al cybersesso in quanto si tratta di una pratica molto più stimolante rispetto all’autoerotismo, al posto di essere soli e magari guardare riviste o video porno, si ha a che fare con una persona reale, la si può ascoltare e se ha la webcam la si può anche vedere.

Il cybersesso o sesso virtuale è ormai un fenomeno consolidato, sia fra coppie che si trovano a distanza che fra sconosciuti, spesso persone sole in cerca di compagnia.

In questo contesto rientrano pure le linee erotiche, nate agli inizi degli anni ’80 grazie alla diffusione dei telefoni nelle abitazioni e oggi ampiamente diffuse grazie a Internet. Navigando in Internet non è difficile imbattersi in annunci che sponsorizzano le linee hot. Spesso il basso costo di queste linee erotiche è un fattore che incrementa la diffusione del fenomeno stesso.

Possiamo concludere dicendo che il sexting e il cybersesso ormai sono due pratiche consolidate dalla nostra società.