Riuscire a far nascere concretamente il nuovo stadio della Roma sembra ormai essere diventata un’impresa titanica, quasi ai limiti dell’impossibilità: dopo i tanti freni ed i vari stop temporanei già imposti in questi mesi dalla complicata e tortuosa macchina burocratica del Comune di Roma durante l’iter di questo ambizioso progetto, ora l’ultima novità sgradita per i fautori della costruzione dell’impianto arriva dalla Sovrintendenza ai beni architettonici del Ministero dei Beni Culturali. Il Mibact ha infatti comunicato per bocca della titolare alla Sovraintendenza, Margherita Eichberg, che l’impianto di Tor di Valle ha un valore architettonico assai notevole, tanto da essere meritevole di una tutela da parte della Sovrintendenza stessa, neanche fosse il Colosseo… Peccato però che l’impianto in questione si trovi attualmente in uno stato a dir poco vergognoso:proprio lì, dove sorgeva in tempi gloriosi l’ippodromo di Tor di Valle, oggi non c’è altro che degrado. L’intera area di Tor di Valle ad oggi è infatti diventata una discarica a cielo aperto, completamente preda di topi e prostituzione. A pensar male si fa peccato, tuttavia è lecito porsi domande sulla strana tempistica con cui è intervenuta la Sovrintendenza del Mibact, proprio nel momento in cui la strada per lo stadio sembrava finalmente spianarsi…