Un’estate all’insegna delle tradizioni enogastronomiche sull’isola di Ponza, dove venerdì 22 agosto è in programma la terza tappa di quest’estate di “Ponza in tavola”, l’occasione per assaggiare le ricette delle mamme e nonne ponziane.
Dalle 19, in piazzale Cala Caparra, nei pressi della chiesa delle Le Forna, un punto d’ingresso permetterà ai buongustai di cambiare gli euro in tornesi, l’antica moneta borbonica. L’associazione Cala Felci ha “reclutato” le donne dell’isola – madri, nonne, ma anche bambine e adolescenti – per portare in piazza le ricette locali, dai calamari ripieni agli spaghetti con il fellone, ma anche i tanti piatti a base di legumi.
Ogni tornese a Ponza vale 50 centesimi, e il divertimento sarà nel giro dei tanti stand, per gustare le specialità di una volta pagandole – a un prezzo simbolico, il minimo per coprire le spese – con la moneta di un tempo.
LO STRACQUO. E tra una degustazione e l’altra, i tanti turisti a Ponza potranno anche scoprire l’arte povera dell’isola. È un omaggio al mare la mostra “Lo stracquo”, al museo di Ponza fino al 7 settembre. Il nome della mostra fa riferimento all’usanza di raccogliere tutto ciò che il mare lascia sulla riva, per riutilizzarlo invece di buttarlo in discarica. Da qui nascono opere d’arte, realizzate con legno, materiali vetrosi e sabbia. La mostra raccoglie le opere di sedici giovani artisti, che nella primavera scorsa hanno recuperato i materiali dalle tante spiagge pontine per poi tradurli in sculture e quadri, unendo un messaggio ecologista alla forza espressiva dell’arte contemporanea.