Le firme dei premi Nobel passati dalla Sapienza, i messaggi di fisici e scienziati che nel primo ateneo romano si sono formati, hanno studiato e insegnato, formule, dediche e foto. E’ il tesoro nascosto del dipartimento di Fisica dell’università di piazzale Aldo Moro, erede di quell’istituto attorno a cui si raccolsero Fermi, Amaldi, Segrè, Rasetti, Majorana e Pontecorvo.

Nel laboratorio G9 una parete conserva le tracce più o meno recenti dei grandi nomi della scienza. Alcuni di questi si ritroveranno tra il 12 e il 18 luglio alla Sapienza in occasione della 14esima edizione del Marcel Grossmann Meeting sui recenti sviluppi negli ambiti della relatività generale teorica e sperimentale, della gravitazione e della teoria relativistica.

Tra i 1200 ospiti ci saranno Tsung-Dao Lee, premio Nobel per la fisica 1957; Ken’ichi Nomoto, astrofisico; Martin Rees, astronomo; Yakov Sinai, matematico; Sachiko Tsuruta, fisico; Chen Ning Yang, premio Nobel per la fisica 1957, Johann-Dietrich Woerner direttore dell’Agenzia Spaziale Europea; e i premi Nobel Gerard ’t Hooft e Samuel Ting. Lunedì 13 luglio, alle ore 18.30, in video conferenza anche lo scienziato Stephen Hawking.

Repubblica.it