Lo spettacolo ispirato a Fellini apre la scena. Quattro eventi tra neoclassica e acrobatica dal 17 aprile al 26 giugno al teatro Olimpico

Corpi che si attraggono e corpi che si sottraggono alle leggi di gravità, i simboli arcaici degli eterni contrasti e le canzoni di Tom Waits. E, ancora, il mondo dei fumetti dove tutto è possibile e l’immaginario di Fellini popolato di figure poetiche e grottesche. Il tutto concentrato nei quattro spettacoli (tre in prima romana e uno in prima assoluta) che dal 17 aprile al 26 giugno costituiranno la nuova edizione del Festival Internazionale della Danza.

E quando si parla di fantasia fatalmente vien fuori il nome di Federico Fellini, evocato direttamente da Luciano Cannito nella sua versione di “Amarcord”, il balletto che dal 17 al 20 aprile aprirà il festival al Teatro Olimpico. Una libera rilettura dell’omonimo film che nel 1975 valse al regista riminese il suo quarto Oscar, già acclamata fra l’altro alla Scala di Milano e al Metropolitan di New York, che vede la ballerina e showgirl Rossella Brescia nel ruolo della “Gradisca”.

“Ci siamo divertiti a rappresentare il mondo immaginifico e illusionistico dei fumetti e della grafica, dalla “Linea” di Osvaldo Cavandoli alle figure ispirate al pittorewriter Keith Haring, con danzatori che entrano ed escono da schermi videoproiettati e ballerini che improvvisamente volano in aria e rimbalzano in braccio a un altro danzatore – spiega il coreografo – . Uno spettacolo folle, ma sempre con quella poesia e quella magia che caratterizzano i miei lavori”.