Anoressia diagnosticata anche in bambine di 8-9 anni. Domenica 15 marzo si celebra la Giornata nazionale del fiocchetto lilla dedicata ai disturbi del comportamento alimentare.

L’età delle pazienti continua ad abbassarsi, come fanno sapere i neuropsichiatri dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. I disturbi più diffusi l’anoressia nervosa e la bulimia, malattie quasi esclusivamente femminili.

«L’anoressia nervosa – spiegano gli specialisti – è caratterizzata da magrezza eccessiva determinata da un comportamento alimentare ostinatamente finalizzato al dimagrimento o al mantenimento di un peso inferiore a quello previsto per età ed altezza. Si accompagna a una distorta percezione della propria immagine corporea e a un controllo ossessivo del proprio peso e delle calorie ingerite. Sono sempre più frequenti sono le forme precoci intorno agli 8-9 anni».

Nella bulimia nervosa il sintomo più caratteristico è l’abbuffata, ovevro l’ingestione in un breve periodo di tempo di grandi quantità di cibo, solitamente molto calorico, accompagnato dalla sensazione di una totale perdita di controllo su ciò che si mangia.

«La paura di ingrassare rispetto ai comportamenti di non controllo alimentare è molto alta e determina scelte autolesioniste come il vomito indotto, l’uso di lassativi e diuretici, intensa attività fisica. Per evitare che l’ingestione di troppe calorie causi un aumento di peso».

Nel 2014 l’unità operativa di Neuropsichiatria del Bambino Gesù ha visto in day hospital di valutazione 105 ragazze affette da disturbi del comportamento alimentare ed ha effettuato 44 ricoveri per anoressia nervosa grave.