Cinquemila metri quadrati attrezzati con le più moderne tecnologie per le indagini genetiche e cellulari; 150 ricercatori impegnati nella ricerca su genetica, malattie rare e multifattoriali, onco-ematologia, immunoterapia e farmacoterapia; 26 milioni di euro di investimento infrastrutturale e tecnologico a cui si aggiungono 15 milioni di euro di budget annuo frutto dei progetti di ricerca e dei servizi scientifici prodotti.

Sono i numeri dei nuovi laboratori dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù accanto alla basilica di San Paolo Fuori le Mura, inaugurati questa mattina dal presidente Giuseppe Profiti e dal direttore scientifico Bruno Dallapiccola, alla presenza del segretario di Stato vaticano, Cardinale Pietro Parolin del presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, e della vicepresidente del Senato, Linda Lanzillotta.

La struttura avveniristica è la casa dei laboratori diagnostici di genetica medica e citogenetica, diagnostica integrata oncoematologica e biobanche: ogni anno nel mondo il 50-70% dei ricoveri pediatrici è dovuto a malattie genetiche o a larga componente genetica. I progetti di ricerca realizzati nei nuovi laboratori si concentreranno dunque sull’identificazione delle basi biologiche delle malattie e sulla ricerca di terapie innovative e più efficaci, in particolare per le leucemie, i tumori solidi, le malattie rare e quelle ultrarare, le patologie metaboliche.

Il nuovo progetto si radica su una tradizione di ricerca importante per l’ospedale del Gianicolo, che con oltre quaranta specializzazioni risponde a quasi il 45% della domanda ospedaliera pediatrica nazionale e, come Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, da 30 anni fa ricerca clinica traslazionale, quella cioè che ha immediate ricadute nella pratica clinica. Negli ultimi 5 anni inoltre la produzione scientifica è raddoppiata, avviandosi a raggiungere – entro la fine del 2014 – il traguardo dei 2200 punti di impact factor (IF).

All’interno del nuovo maxi polo, anche un’Officina farmaceutica – la Cell Factory – unica nel Centro-Sud Italia per dimensioni (oltre 1.000 metri quadrati) e capacità di sviluppo, interamente dedicata alla produzione su larga scala di terapie avanzate.

“È un progetto che nasce dalle esigenze dei bambini e guarda al futuro – afferma Giuseppe Profiti, presidente del Bambino Gesù – consapevoli che solo la ricerca farà compiere nei prossimi anni passi in avanti all’assistenza sanitaria, impensabili fino a qualche tempo fa”.

I laboratori di San Paolo Fuori le Mura, nei quali a regime saranno impiegati circa 200 ricercatori, favorirà l’attrazione di cervelli nazionali e stranieri, contribuendo così – auspicano dalla struttura – a contenerne la ‘fuga’, ma anche a potenziare l’interazione con le Università e gli altri centri di ricerca a livello nazionale e internazionale e a catalizzare gli investimenti.