Sarà un Palazzo Venezia “nuovo” quello che dal 29 settembre prossimo al 3 ottobre ospiterà la decima Biennale Internazionale di Antiquariato di Roma.

E per la decima edizione della Biennale, “Vent’anni di importante lavoro internazionale che parte dalla Capitale”, sottolinea Cesare Lampronti, presidente dell’Associazione Antiquari per la Biennale, trentatrè gli antiquari presenti, italiani e internazionali, con opere pregiate e capolavori dell’arte antica. Si parte con opere del vedutismo del sei-settecento italiano, da Cesare Lampronti, con opere di Vanvitelli, Canaletto, Bellotto, Guardi, si prosegue con una preziosa serie di disegni e acquerelli dell’architetto francese Augustin Théophile Quantinet, eseguiti a Roma tra il 1822 e il 1824, che ritraggono i più importanti palazzi e cortile della Capitale, e ancora con tele dell’800 italiano tra cui un grande quadro dell’interno del Colosseo di scuola tedesca datato intorno al 1820 da Francesca Antonacci e Damiano Lapicciarella, e con i camei, le monete romane, i marmi antichi, da Alessandra Di Castro.

Ma anche l’arte moderna torna a far parte della Fiera: “L’arte non ha tempo”, spiega Ida Benucci, che presenterà accanto ai mobili barocchi romani, opere di Futurballa, Manzoni e Castellani, e importanti opere moderne e contemporanee saranno in mostra anche da Gianenzo Sperone, Robilant+Voena, e Apolloni; da Carlo Virgilio invece preziose opere del Novecento