E’ finita nel modo peggiore per la Roma il primo scontro diretto dell’anno contro la Juventus. Sconfitta sul campo e nel morale dalla squadra bianconera e, dobbiamo dirlo, anche da una direzione di gara scriteriata dell’arbitro Rocchi. L’omonimo dell’ex capitano laziale (ironia del destino…) è stato letteralmente ”arbitro” del destino e delle sorti dei giallorossi: ha fischiato ben due rigori contro la Roma, ha cacciato per proteste l’allenatore Rudi Garcia ed ha infine convalidato erroneamente il terzo goal della Juventus, viziato da una posizione di fuorigioco, che con molta fatica si può definire passivo… Nel complesso, un disastro la prestazione di Rocchi, incapace di tenere in mano la situazione, da una parte e dall’altra.

Il protagonismo dell’arbitro inizia al 25′, quando fischia una punizione dal limite (giusta) per un fallo di mano di Maicon, per poi tornare goffamente sui suoi passi (grazie alle sollecitazioni bianconere) e cambiare la sua decisione concedendo un calcio di rigore, questo invece assolutamente inesistente. Il fallo infatti avviene fuori area e poi, come si sa, per l’assegnazione del rigore serve l’elemento della volontarietà, quì del tutto assente. Fatto sta che la Juventus passa in vantaggio con Tevez, che dal dischetto batte il secondo portiere giallorosso Skorupski. Garcia si infuria e mima sarcasticamente verso Rocchi una ”sviolinata”, il direttore di gara lo caccia senza troppi problemi. Trascorrono appena 5 giri di lancette e la Roma (e Rocchi…) hanno subito l’opportunità di rimediare: Lichtsteiner aggancia in area Totti, sugli sviluppi di un calcio di punizione: l’arbitro concede (stavolta senza battere ciglio) un secondo calcio di rigore, questa volta in favore della Roma. Dagli 11 metri Totti non sbaglia e spiazza Buffon, per l’1-1. La Roma a questo punto crede nell’impresa e raddoppia al 44′: Gervinho ispira magicamente Iturbe, che taglia dentro in diagonale e anticipa tutti, per il vantaggio giallorosso. La Juventus rischia a questo punto il tracollo e un minuto dopo ancora Gervinho si procura una ghiotta palla-goal, ma il suo tiro finale è alto. Quando il tempo regolamentare ed anche il minuto di recupero assegnato sono già ampiamente finiti, ecco però che Rocchi vuole tornare ad essere ”padrone” delle sorti del match: l’arbitro, con una vista ”ai raggi x”, vede un contatto difficilissimo da valutare e concede senza troppi problemi un secondo calcio di rigore alla Juventus, tra lo stupore generale. Tevez può così portare la sua Juventus negli spogliatoi sul risultato di pareggio.

Nel secondo tempo la Roma prova ancora a mettere i brividi alla Juventus, cercando il goal del secondo vantaggio giallorosso con Pjanic, che al 59′ manda di pochissimo a lato, ancora una volta su assist di uno scatenato Gervinho. La squadra bianconera a questo punto decide di portare avanti il proprio baricentro, perchè si sa che la miglior difesa è l’attacco. Così, più con l’intento di tenere palla (e soprattutto di tenerla lontana dalla Roma), che non con l’intento di creare serissimi pericoli a Skorupski, di fatto la Juventus prende in mano il settore centrale del campo, lasciando alla Roma l’arma del contropiede. La Juventus sfiora il goal con Morata all’82’, con l’ex madridista che colpisce la traversa con un bel colpo di testa in torsione. Ma per andare nuovamente in vantaggio, serve evidentemente ancora l’intervento di Rocchi, che all’86’ convalida il 3-2 firmato Bonucci: un bellissimo tiro da fuori area da parte del difensore, col pallone che va ad infilarsi all’angolino della porta della Roma. Sarebbe un bellissimo ed ineccepibile goal, se non fosse per la posizione piuttosto sospetta di Vidal, che è in chiaro e nettissimo fuorigioco. Passivo per l’arbitro, noi a riguardo invece nutriamo più di un dubbio… La prestazione da incubo di Rocchi si chiude con una doppia espulsione di Morata e Manolas, per un brutto scontro tra i due. Bilancio finale: 3 espulsi, 6 ammoniti, 3 rigori assegnati. E meno male che non era una partita decisiva…