Nasce un nuovo spazio museale, sul Pleistocene, a Roma. Inaugurato oggi dal sindaco Ignazio Marino, il museo di Casal de’Pazzi, sorge in periferia ed è a ingresso gratuito. La sua storia parte da una zanna d’elefante rinvenuta nel 1981 durante i lavori di urbanizzazione della zona di Rebibbia. Il ritrovamento diede il via a un’indagine archeologica su un’area di oltre 1.200 metri quadrati che portò alla luce il tratto di un antico alveo fluviale.
“Roma è tutta Roma. Per noi le periferie devono diventare nuove centralità e quindi avere un museo così importante dedicato al Pleistocene in un’area come Casal de’ Pazzi è un momento e un punto di orgoglio”, ha detto il sindaco di Roma Ignazio Marino in occasione dell’inaugurazione.
Oltre 2000 i fossili animali scoperti, appartenenti a specie impensabili oggi nella campagna romana – l’elefante antico, l’uro, l’ippopotamo, il rinoceronte – ma anche un frammento di cranio e oltre 1.500 manufatti in selce che testimoniano la contemporanea presenza di uomini. Il sito risale a circa 200.000 anni fa e costituisce l’ultima testimonianza di una straordinaria serie di depositi pleistocenici che costellavano la bassa valle dell’Aniene, distrutti dall’avanzare della città.
“I ritrovamenti suscitarono un immediato interesse tra gli studiosi, tanto da avviare un percorso di conservazione e valorizzazione dell’area – spiegano dal Campidoglio – Dal 1996 il sito archeologico è stato preso in carico dalla Sovrintendenza capitolina e nel 2000 sono iniziati i lavori di costruzione dell’edificio”.