Si è impiccato questa notte in una cella del nuovo complesso dell’istituto romano di Rebibbia a Roma. E’ morto così un detenuto di 53 anni. E’ il primo deceduto di quest’anno nelle carceri del Lazio, il secondo in Italia.

Intorno alle 23 di ieri sera, Francesco D.F. – questo il nome della vittima – si sarebbe stretto attorno al collo una camicia, legata poi alla porta del bagno della cella. L’uomo si trovava in carcere in attesa di giudizio dallo scorso luglio perché accusato di aver ucciso la madre.

“I suicidi nelle carceri italiane hanno una frequenza circa 19 volte maggiore rispetto a quelli delle persone libere – aggiunge il vicesindaco di Roma Luigi Nieri – I detenuti che si tolgono la vita, spesso, lo fanno negli istituti dove le condizioni di vita sono particolarmente difficili a causa del sovraffollamento, ma anche delle poche attività trattamentali e della scarsa presenza del volontariato. Anche per questo le attività trattamentali vanno finanziate, il volontariato sostenuto e il sovraffollamento sistemico sconfitto, attraverso la revisione di norme liberticide che riempiono le carceri e non risolvono i problemi”.