Trentadue arresti nella Tuscia per spaccio di droga. Carabinieri e Guardia di Finanza di Viterbo hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare nei confronti dei componenti di un sodalizio criminale operante nel centro storico del capoluogo, che aveva creato una vasta rete di spaccio con canali di rifornimento di stupefacenti riconducibili a trafficanti della capitale e con collegamenti all’estero. Oltre 60 le perquisizioni, nei confronti degli arrestati e di altri indagati, tra le province di Viterbo e Roma.
Tra i soggetti coinvolti principalmente stranieri di nazionalità dominicana e nordafricana in stretti rapporti con numerosi cittadini italiani. L’attività, giunta oggi alla sua conclusione con l’esecuzione delle ordinanza di custodia cautelare emesse dal Gip del Tribunale di Viterbo, Franca Marinelli, ha avuto inizio nel gennaio del 2013 e si è protratta nella fase dei riscontri e delle indagini – dirette dal sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Viterbo, Paola Conti – per tutto lo scorso anno.
Altre sette persone sono invece finite in manette, sei in carcere e una ai domiciliari, tra Anzio e Nettuno. Sono stati Carabinieri della compagnia di Anzio alle prime luci dell’alba a notificare i provvedimenti. L’attività di indagine, che si è protratta per circa 7 mesi, ha consentito di acquisire nei confronti degli indagati numerosi elementi di responsabilità in ordine a reati che vanno dallo spaccio di sostanze stupefacenti all’estorsione, e che hanno riguardato anche furti di autovetture per mettere a segno rapine. Alle conclusioni investigative si è giunti dopo una meticolosa, paziente e scrupolosa attività investigativa che ha permesso ai di scoprire l’esistenza di una proficua e redditizia attività illecita condotta dagli indagati, alcuni dei quali legati tra loro da vincoli di tipo familiare.
(Repubblica.it)