Dal primo novembre a Roma e provincia basterà comporre il 112 per contattare carabinieri, polizia, vigili del fuoco e l’Ares per le emergenze sanitarie. Un debutto in vista del Giubileo che è anche un’accelerazione rispetto al resto d’Italia, con l’unica eccezione della Lombardia già partita nella sperimentazione. E dopo la Capitale e il suo hinterland anche tutto il l Lazio, dal 2016, potrà lentamente abbandonare gli altri numeri per le emergenze.

Per il governatore del Lazio “nasce quella che potremmo chiamare la casa della sicurezza di Roma e della sua provincia”. Intanto i numeri tradizionali non scompariranno subito, ma rimarranno attivi per un periodo di sperimentazione. Il progetto sarà finanziato dalla Regione con 3,5 milioni di euro e nella centrale lavoreranno 80 persone. Il numero sarà gratuito, attivo 24 su 24 e gli operatori risponderanno in più lingue.