Arriva al Palazzo di via Nazionale (dal 4 marzo al 18 giugno) la mostra che nel 2016 allo Städel Museum di Francoforte propose ai tedeschi il ciclo del 1965-1966 con cui Georg Kern (Baselitz da quando decise di prendere per cognome la città della Sassonia in cui era nato nel 1938) sbatte in faccia alla Germania Federale in pieno boom economico la tragedia della (sua) storia.
La serie degli “Eroi” si apre con Rossoverde, un altro quadro in cui il protagonista della tela, sempre un maschio, esibisce uno stendardo rosso nel mezzo di un bosco. Mai super (ma nemmeno anti-) eroi, i soggetti di Baselitz sono reduci, partigiani, contadini, pittori. Impressi in una visione frontale che li schiaccia, vivono in un paesaggio di rovine e hanno sempre vesti lacere. Eppure sono titanici grazie alla pennellata vigorosa che ha dato loro forma nel clima del neo espressionismo incipiente.
L’esposizione è curata da Max Hollein con la nostra Daniela Lancioni e, dopo Francoforte e Roma (dove resterà fino al 18 giugno) traslocherà a Stoccolma e Bilbao, frutto di una produzione condivisa tra le quattro città.