Considerato tra i più grandi ritrattisti del Rinascimento, Hans Memling è protagonista, nelle sale del Quirinale dal 10 ottobre 2014 fino al 18 gennaio 2015, di una grande mostra dal titolo ‘Memling. Rinascimento fiammingo‘.

Grazie a opere provenienti, tra gli altri dal Groeninge Museum di Bruges, la Royal Collection di Londra, il Museo del Louvre nonché la Frick Collection di New York viene ricostruito il percorso artistico di un pittore che con le sue intuizioni influenzò artisti quali Leonardo (per il paesaggio della Gioconda) Raffaello, Lotto, Ghirlandaio e molti altri. L’esposizione si compone di sette sezioni. Dai lavori iniziali di Memling, posti accanto a quelli del suo presunto maestro Rogier van del Weyden, fino alle grandi commissioni per i committenti italiani attivi nelle Fiandre e alla pittura devozionale di cui fu maestro.

Hans Memling (Seligenstadt, ca. 1435-1440 – Bruges, 11 agosto 1494) è stato un pittore tedesco di formazione fiamminga.

Fu tra i principali maestri della seconda generazione della pittura fiamminga. Le sue opere sono caratterizzate da un´eleganza raffinata, a tratti malinconica, che riassume al meglio la breve ma intensa stagione artistica promossa dai mercanti di Bruges.

Memling e l´Italia intende offrire, per la prima volta in Italia e a un vasto pubblico, l´occasione di un´introduzione all’arte di Hans Memling che fra il 1465 e il 1494 divenne il pittore più importante di Bruges.