L’applauso scrosciante delle Camere riunite nell’aula di Montecitorio ha accolto il nuovo capo dello Stato, Sergio Mattarella, che ha fatto il suo ingresso nell’Aula di Montecitorio alle 9.56 per dare ufficialmente inizio al suo settennato. Dopo quasi tre minuti di battimano, alle 10 in punto Mattarella ha giurato fedeltà alla Repubblica e alla Costituzione.
L’augurio: avere un popolo più sicuro, un’Italia “più libera e solidale, sarò arbitro imparziale, giocatori mi aiutino”.
Il Capo dello Stato ha passato in rassegna il reparto d’onore schierato con bandiera e banda. Poi si è recato a piazza Venezia all’Altare della Patria, accompagnato dal premier Renzi, per rendere omaggio al Milite Ignoto con la deposizione di una corona di fiori, mentre il Monumento ai caduti di guerra è stato sorvolato dalle Frecce tricolori.
Scortato dai corazzieri a cavallo e dai motociclisti è giunto fino al Quirinale. Sul torrino del Colle è stato issato il Tricolore e il drappo presidenziale, ammainato il 14 gennaio scorso con le dimissioni anticipate di Napolitano. Mattarella è entrato nel cortile del palazzo dove ha ricevuto gli onori militari.
Poco dopo mezzogiorno, Napolitano, ha consegnato a Mattarella l’onorificienza di Cavaliere di Gran Croce e gli ha fatto indossare il Gran cordone, massima benemerenza della Repubblica. La piccola cerimonia si è svolta nella sala degli Arazzi di Lille.
Nel suo breve discorso Grasso si è augurato che “il nuovo presidente sappia rispondere alla fiducia e alla speranza” che gli italiani ripongono in lui.