C’è una “terra di mezzo”, delicata linea di confine che separa il mondo ovattato dell’infanzia dall’età adulta. È in quello spazio di transizione, tra dimensione soggettiva e oggettiva, che si insinua lo sguardo di Alice Pasquini: l’artista romana, dopo tre anni di assenza, torna a esporre nella Capitale con The Unchanging World. E sceglie la Philobiblon Gallery per la sua nuova mostra, in programma dal 20 gennaio al 17 febbraio. Un viaggio introspettivo ispirato ai concetti introdotti da Winnicott, che ripercorre proprio il passaggio da uno stato evolutivo all’altro. E allora ecco che gli oggetti transizionali cari al bambino prendono vita, rivisitati in chiave magica e onirica.

Possibile addentrarsi in una casa delle bambole logorata dal tempo, luogo-non luogo dover poter sperimentare il ricordo, “spiando attraverso il buco serratura di se stessi fra il nostro Io consapevole e quell’Io che il consapevole ha creato”. Tra le poche esponenti donna della street art a imporsi sulla scena internazionale, Alice ha lasciato la sua impronta – fatta soprattutto di donne sognatrici e inquiete, di bambini e coppie di amanti – sui muri delle principali metropoli, conquistando i passanti fino a occupare i musei e le gallerie di Sydney, New York, Singapore, Barcellona, Mosca e Parigi. Adesso è di nuovo a casa per raccontare la “magia del farsi di noi stessi, perché il tempo non cambia e le architetture che abbiamo costruito da bambini sono quelle che abitiamo da adulti”.

THE UNCHANGING WORLD 
Philobiblon Gallery, Via Antonio Bertoloni 45
Vernissage: 19 gennaio 2018 ore 18.00
Finissage: 17 febbraio 2018 ore 20.00
Orario ordinario mostra: 20 gennaio -16 febbraio ore 11.00 – 18.00