«Renderemo il Tevere navigabile dall’anno prossimo, spero entro il 2015». E’ uno dei sogni nel cassetto di Ignazio Marino che vorrebbe il fiume della Capitale come la Senna di Parigi o il Tamigi di Londra.

Obiettivo è predisporre tutte le misure necessarie per procedere alla pulizia degli argini e al dragaggio del fiume ma anche alla valorizzazione ambientale, commerciale e della mobilità.

«È un progetto che sta seguendo l’assessore Estella Marino insieme all’assessore Cattoi – spiega il sindaco di Roma – Hanno già fatto la domanda all’Unione Europea per i fondi perchè noi purtroppo scontiamo un ritardo nell’attività routinaria del dragaggio del Tevere di oltre 10 anni. In questo momento ci sono luoghi come il cosiddetto rettilineo verso nord al di sopra dello sbocco del fiume Aniene che sono di fatto impraticabili dalle imbarcazioni a causa di tronchi affioranti che non vengono tolti da tantissimi anni».

Un progetto costoso Una volta pulito il Tevere potrà tornare ad essere navigabile sia dagli amanti dello sport, come i canottieri, sia da chi vorrà farsi un giro con la propria barca. Si pensa anche al ritorno dei ‘Bateaux Mouches’, su modello francese, ovvero i barconi turistici per una crociera sul Tevere.

«È un’operazione molto costosa – commenta Marino – ma che deve essere fatta se vogliamo restituire il Tevere ai romani e anche agli sportivi che vorrebbero utilizzarlo per attività come quelle di canottaggio».

I finanziamenti europei Il progetto, allo studio del Campidoglio e della Regione Lazio, è stato già presentato all’Unione Europea in via informale. A fine luglio sarà consegnato ufficialmente e bisognerà poi attendere una risposta per avere certezza sui finanziamenti. Il costo complessivo degli interventi, secondo una prima stima, sfiora i 100 milioni di euro.