Ogni anno in Italia si registrano oltre 230.000 fratture da fragilità molte delle quali provocano disabilità, perdita di autonomia e un aumento del rischio di mortalità.
Solo con una corretta alimentazione e uno stile di vita sano, sin dall’età pediatrica, accompagnate da una prevenzione secondaria e terziaria si potrà fermare questo trend negativo.

E’ quanto è emerso durante il congresso della Società italiana di ortopedia che si sta svolgendo a Roma.

Secondo l’Oms nel mondo ogni anno si verificano circa 9milioni di fratture da fragilità di cui 1,6 milioni a livello del femore prossimale. Per il 2050 è previsto un vertiginoso aumento delle fratture che potrebbero arrivare ad essere 33 milioni, di cui più di 6 milioni a livello del femore.

In Italia ogni anno si registrano circa 95mila ricoveri per fratture di femore e in quasi il 70 per cento dei casi si tratta di persone con un’età superiore agli 80 anni.