L’idea è nata il primo giorno della maturità. Leggendo, fra le tracce proposte, l’articolo di Renzo Piano sul “rammendo delle periferie”. Un tema caldo, che ha spinto molti maturandi romani a raccontare con i propri occhi i quartieri vissuti ogni giorno.

E a immaginare un futuro diverso. Perché, come scrive Pietro, studente del Plinio Seniore, “è difficile scoprire il lato umano delle città solo nel centro. Occorre spostarsi più in là, prendere la metro e scendere al capolinea. L’impatto sarà duro, ma solo così si può capire chi la città la vive ogni giorno”. E “quale sguardo migliore può esserci per capire come lavorare in futuro di quello dei nostri diciottenni?” spiega l’assessore ai Lavori pubblici e alle Periferie, Paolo Masini. Che, di concerto con il sottosegretario all’Istruzione, Roberto Reggi, ha deciso di istituire un premio per i migliori temi romani di maturità sul “Rammendo delle periferie”.

“Abbiamo chiesto alle commissioni di inviarci i temi più belli e abbiamo istituito una giuria ad hoc che, in queste settimane, li valuterà” spiega Masini. Fra i giurati, Ascanio Celestini, Marco Lodoli, Della Passarelli, Francesco Venditti, Edoardo Leo. Ma anche i ragazzi del gruppo di lavoro “G124” guidato da Renzo Piano, suor Paola Pompei e i “Poeti der Trullo”. Centoventidue i temi inviati, che offrono inediti spaccati della città: Francesca del Piaget racconta, ad esempio, la metamorfosi di Ostia Antica negli ultimi vent’anni e la sua perdita di identità, con la “continua e sconsiderata opera di urbanizzazione”.

“I vincitori saranno svelati a settembre e premiati il prossimo 5 marzo durante il Premio Pasolini” spiega Masini. Ma non solo. “Realizzeremo, se possibile, alcune delle proposte concrete che emergeranno da quei temi – promette l’assessore – come parte integrante del grande lavoro che stiamo facendo sulle periferie”.

(Repubblica.it)