«Abbiamo paura per i nostri figli». Non c’è stato quasi il tempo per le lacrime ai funerali del bambino della materna “Montezemolo-Padre Lais” morto per meningite al Gemelli.
Sessanta alunni della scuola del Serafico, vicino all’Eur, sono stati messi sotto antibiotici per precauzione e poco dopo la funzione, celebrata nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo, è arrivata la notizia di un secondo caso di origine virale in un istituto superiore del Collatino. La vicenda non ha nulla a che vedere con la prima (lo studente più grande sta bene) ma ha alimentato la psicosi, l’allarme e anche le polemiche delle famiglie della “Montezemolo”: «La Asl ci ha lasciati all’oscuro di tutto», denunciano.
La profilassi antibiotica più forte è stata riservata ai compagni di classe della vittima, esposti al maggior rischio. La scuola è rimasta chiusa per l’igienizzazione dei locali ma oggi è stata riaperta. Alcuni genitori hanno deciso di far rimanere i figli a casa, nonostante le rassicurazioni della dirigenza scolastica. «Non c’è alcun focolaio», dice il Policlinico.
L’altro caso di meningite è stato registrato giorni fa nell’istituo “Sibilla Aleramo” sulla Collatina. La dirigenza in questo caso ha allertato le famiglie. «Se ci sono sintomi come vomito, febbre e forte mal di testa bisogna segnalarli».
Rimane da identificare il ceppo.