Un euro in più per i residenti, due per chi non è di Roma.

Aumenta il prezzo del biglietto per una decina di musei della capitale, mentre diventa gratuita l’entrata in sette musei, più piccoli e meno visitati ma altrettanto belli.

Interessati dal contenuto incremento sono i Musei Capitolini, il Museo dell’Ara Pacis, la Centrale Montemartini, i Mercati di Traiano, il Museo dei Fori imperiali, la Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale, Macro, Macrob Testaccio, Villa Torlonia Casina delle Civette, Museo di Roma in Trastevere.

Mentre i musei che diventano gratuiti (i biglietti si aggiravano sui 5,50-6,50, l’intento è valorizzarli e inserirli nei circuiti) sono: Villa di Massenzio, Museo delle Mura, Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco, Museo Pietro Canonica, Museo della Repubblica Romana e della Memoria Garibaldina, Museo Napoleonico e Museo Carlo Bilotti (in questi ultimi due sono in corso delle mostre accessibili col solo costo di 1,50 euro, mentre non c’è più il biglietto per l’accesso alla collezione stabile).

Resta gratuito l’accesso per le categorie di sempre (minori di sei anni, portatori di handicap, guide turistiche) come vengono confermate le agevolazioni per le scuole (4 euro ad alunno e ingresso gratuito ad un docente accompagnatore ogni 10 ragazzi) e le famiglie (22 euro per due adulti più figli al di sotto dei 18 anni). Subiscono l’incremento di un euro altri biglietti cumulativi.

«La manovra sui biglietti dei musei – spiega Giovanna Marinelli, assessore alla Cultura di Roma Capitale – è stata fatta in coerenza con le necessità del bilancio comunale approvato a luglio. Dentro un quadro difficile abbiamo però cercato di valorizzare alcune delle nostre ricchezze meno conosciute.