Per chi resta (o arriva) a Roma per le feste natalizie, musei e fondazioni offrono un intenso palinsesto di mostre:
dall’archeologia al Novecento, dalla scultura di Picasso alla Borghese alle foto di Lisetta Carmi al Museo di Roma in Trastevere.
Ma Natale è anche tradizione, magari rivisitata dallo sguardo laico di un artista. È il caso dei presepi di Giulia Napoleone e Giuseppe Salvatori, invitati da Peppino Appella a confrontarsi con questo tema antico.
Napoleone l’ha installato in Galleria nazionale d’arte moderna su una grande struttura ricoperta di piccoli e infiniti segni, gli stessi che costituiscono le sue tessiture di colori su tele e carte esposte al piano superiore (sempre in Galleria nazionale, spicca la retrospettiva su Mimmo Rotella con decollage e tanti altri lavori posizionati su grandi pareti, a mo’ di quadreria; sembra di stare al centro di una grande carreggiata, con manifesti lacerati e reinventati dal tempo e dal caso).
Leggero, legato a immagini archetipiche (il pesce, per esempio) il presepe di Salvatori in Santa Maria degli Angeli: un rotolo che ci porta a seguire il corteo di immagini e simboli, legati alla vita e al sacro, che conducono al Cristo Bambino. Dal Salvatore ai vecchi dei pagani.
Il 28 dicembre e il 4 gennaio le Scuderie del Quirinale ospitano una performance teatrale dedicata ad Ovidio all’interno della mostra Amori, miti e altre storie, dove tra reperti antichi (anche affreschi da Pompei) e dipinti di età moderna, c’è anche un’installazione con i neon luminosi di Joseph Kosuth, il padre dell’arte concettuale.
Avete presente il cartoon Toy Story, oppure Alla ricerca di Nemo? I vostri figli, sì. Perciò una tappa alla mostra sui trent’anni della Pixar al Palazzo delle Esposizioni è obbligata. Per chi invece vorrà conoscere l’arte americana tra gli anni ’50 e ’60 il Complesso del Vittoriano ospita una mostra su Jackson Pollock e la Scuola di New York (tutte le opere vengono dal Whitney Museum) e una su Andy Warhol.
Mentre il Campidoglio mette in scena aperture straordinarie, visite guidate e spettacoli nei musei civici per tutte le feste, compresi caccia al tesoro, laboratori creativi e molto altro per bambini e ragazzi.
E poi c’è il gusto per il primitivo con la mostra Je suis l’autre. Con Giacometti, Picasso e gli altri, alle Terme di Diocleziano, va in scena una narrazione stratificata di quegli artisti che hanno guardato alla scultura africana. Tra questi, anche il nostro Enrico Baj, ironico e sorprendente accumulatore di carte da parati e passamanerie.
(Repubblica.it)