Per mettere a segno il colpo in banca hanno usato diversi stratagemmi: parrucche, occhiali da sole, si sono messi dell’ovatta in bocca per alterare la voce. Non solo: si sono cosparsi i polpastrelli di un collante per non lasciare impronte.

Tutto sembrava filare liscio se non fosse stato per un poliziotto delle Volanti fuori servizio e del fratello, metronotte, che stavano prendendo un caffè nel bar vicino la banca e si sono accorti del colpo. I due, dopo avere avvertito il 113, sono intervenuti con coraggio e sangue freddo facendo saltare i piani dei rapinatori.

Il colpo a mano armata si è verificato di mattina in una filiale della Banca Intesa a Ponte di Nona.

L’agente e il fratello si sono avvicinati alla banca quando un cassiere ha bloccato la fuga ai banditi chiudendo le porte d’ingresso.

Durante la lotta l’agente è riuscito a sfilare il giubbotto all’altro bandito, che è però riuscito a fuggire. Nel giubbotto c’era il bottino che è stato recuperato. Sulla strada sono rimasti i coltelli, le parrucche. Il criminale arrestato si era cosparso sui polpastrelli della colla per evitare di lasciare impronte. Il ricercato ha le ore contante.