Secondo le associazioni dei consumatori che calcolano che quest’anno la spesa raggiungerà e supererà i 1.100 euro ad alunno.
A fare due conti ci ha pensato l’osservatorio di Federconsumatori che ha stimato un aumento medio dello 0,8 per cento rispetto al 2015. In particolare per libri e vocabolari ogni famiglia dovrebbe spendere tra i 450 e i 700 euro a figlio: la parte più consistente degli acquisti post-vacanze.
Ma a questa cifra vanno aggiunti altri 518 euro per il corredo scolastico.
«Ad aumentare di prezzo sono soprattutto gli zaini a tracolla e gli astucci di marca – commenta l’associazione – Alcune marche e modelli di nuovo in voga hanno fatto lievitare i listini».
Basta farsi un giro tra gli scaffali per verificare che a Roma per un grembiule si spendono tra i 10 e i 30 euro: il cartellino varia in base al modello, in tinta unita, a quadretti o dedicato a principesse e supereroi.
Poi ci sono le cartelle e gli zaini (dai 25 ai 90 euro, a seconda della marca e del negozio in cui vengono acquistati), gli astucci (tra 12 e 40 euro, vuoti o pieni di colori) e ancora: penne, gomme, squadre, temperamatite, bianchetti e quaderni.
Poi ci sono le mense scolastiche le cui quote di contribuzione al mese vanno da 30 a 80 euro, il trasporto scolastico che oscilla tra 20 a 50 euro al mese o gli abbonamenti al servizio pubblico a 35 euro mensili.