Nomi eccellenti, icone storiche e glorie d’oggi, varietà di generi, oltre 40 concerti, pacchetti scontati per giovani. E’ la prima edizione di Roma Summer Fest all’Auditorium, generosa kermesse – dal 26 maggio al 1° agosto – sotto le stelle, da godere sulle gradinate della Cavea accanto agli “scarabei”, seduti ascoltando o anche (novità assoluta) ballando in piedi .
“Un festival così lungo, di oltre due mesi, non si tiene in nessun’altra parte d’Europa e d’Italia. Solo a Roma è possibile vivere quest’esperienza”, ha commentato a caldo la sindaca Virginia Raggi, subito dopo la presentazione al Teatro Studio “Gianni Borgna”, al Parco della Musica.
Il festival nasce eclettico e aperto: rock e pop fanno la parte del leone ma non mancano il jazz e la classica e c’è anche il teatro, la rosa dei nomi è di primissimo piano ma c’è spazio anche per gli emergenti. Cominciamo con i mostri che più sacri non si può: Ringo Starr (and his all starr band) l’11 luglio; due monumenti del progressive rock come i Jethro Tull(19/7)
i King Crimson (22 e 23/7);
Pat Metheny (20/7) e Sting (28/7)
Patti Smith (10 giugno),
Simple Minds (3/7),
Alanis Morrissette (9/7).
E non sono da meno gli Arctic Monkeys che danno il la alla rassegna (26 e 27 maggio, posti già esauriti),
Noel Gallagher’s High Flying Birds (22/6),
gli Snarky Puppy (7 luglio),
gli Hollywood Vampires con Alice Cooper e Johnny Depp(8 luglio),
l’inedita accoppiata Franz Ferdinand / Mogway (10 luglio),
James Blunt (17/7),
Caetano Veloso (21/7),
Steven Tyler & The Loving Mary Band (27/7).
Il versante jazzistico annovera – senza considerare il già citato Pat Metheny – Stefano Bollani (due volte, il 5 luglio come ospite speciale in un concerto dell’Orchestra di Santa Cecilia con Aleksej Igudesman – violino – e Hyung-ki-Joo – pianoforte –; e il 16 luglio col suo quintetto per presentare l’ultimo album in salsa carioca) e Chick Corea con l’Akoustic Band (nelle cui fila militano John Patitucci e Dave Weckl). Quello classico presenta, il 12 luglio, l’Orchestra di Santa Cecilia diretta da Ezio Bosso che esegue, tra l’altro, la sua Sinfonia Oceano; il 18 luglio i Carmina Burana di Orff, sempre con Santa Cecilia; il 26 luglio la stessa orchestra con la pianista Katia Buniastishvili (musiche di Cajkovskij e Mahler).
Il plotone italiano ripercorre al suo interno l’eclettismo della rassegna, allargandolo al teatro e alle tradizioni popolari: la romanissima Orchestraccia, a cavallo tra musica e teatro (17 giugno),
i monologhi di Gigi Proietti – che il 20 e il 23 giugno ripropone i suoi inossidabili Cavalli di battaglia
gli antichi balli folk rivisitati da Ambrogio Sparagna (28/6),
Luca Barbarossa (29/6),
Francesco De Gregori (6/7),
Alex Britti (13/7) ,
a suggello del festival, la Bandabardò (1° agosto).
Senza dimenticare, come si diceva all’inizio, le nuove leve: le band e le voci più promettenti della scena rock capitolina riunite il 2 e 3 giugno per sciorinare Retape, vero festival nel festival. E sottolineando, per restare in tema di giovani ma dalla parte del pubblico, che Roma Summer Fest consentirà – come ha preannunciato la sindaca Virginia Raggi – di “assistere, con l’iniziativa battezzata Stand up, ad alcuni concerti in piedi nel parterre della cavea, con prezzi più bassi”; e di accedere a “tariffe scontate del 25% con il pacchetto I love Auditorium”.
(comunicato comune di Roma)