Sfidando il freddo un centinaio di persone si sono messe in fila dalle otto del mattino davanti alla vetrina di un noto marchio spagnolo di fast fashion in via del Corso per farsi rivestire da capo a piedi gratuitamente. I primi cento fortunati della fila, alle 9 in punto sono entrati nello store Desigual dove hanno trovato caffè caldo e brioche prima di cominciare a scegliere- tempo concesso non più di un’ora – tra felpe, t-shirt, camicie e gonne.

 Una sorta di happening anti-crisi «per non restare in mutante», come recita lo slogan del brand, che inaugura i saldi nella capitale.

Secondo Confcommercio, la cifra che ogni famiglia destinerà alle vendite scontate si aggira sui 300 euro a famiglia con una flessione di circa il 5% sullo scorso anno.

«Il vero problema resta la scarsa capacità di acquisto – commenta Giuseppe Roscioli, presidente di Confcommercio Roma – un valore sul saldo ci sarà, ma non sarà, come avveniva in passato, per acquistare un prodotto in più che non si comprava a prezzo pieno. Oggi la gente acquista “il necessario” in saldo perchè non può permetterselo in tempi normali. È un circolo vizioso che produce la chiusura di molti esercizi commerciali»

L’abbigliamento, insieme alla pelletteria sono i settori più colpiti, mentre l’alimentare, dove la domanda è più “rigida, tiene un po’ meglio – continua Roscioli- anche se il valore dello scontrino diminuisce comunque perché si cerca di diminuire le quantità, oppure acquistare prodotti di qualità inferiore» .