Vaccini sul banco degli imputati: tanto che il 33% dei genitori ritiene i vaccini più pericolosi delle malattie che prevengono, rispetto ad un 25,4% di mamme e papà che pensano l’opposto e a un 36,6% secondo cui dipende dai vaccini e dalle patologie. Sono i dati che emergono dall’indagine presentata al congresso nazionale di Paidòss, l’Osservatorio nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza a Lecce.
La ricerca, condotta da Datanalysis, ha coinvolto 1000 genitori di bambini fino a 6 anni intervistati tra maggio e giugno di quest’anno per indagare la percezione nei confronti dei vaccini dopo i fatti di cronaca come il ritiro di un antinfluenzale per ipotizzati eventi avversi e le sentenze sul legame con l’autismo. Fatti poi smentiti dalle analisi scientifiche ma che hanno lasciato il segno.
«Il calo dell’attenzione che stiamo registrando nei confronti delle vaccinazioni ci preoccupa per le recrudescenze di malattie condagiose quali morbillo, varicella, rosolia e meningiti pneumococciche a cui assistiamo ultimamente» ricorda Giuseppe mele, presidente Paidòss, l’Osservatorio nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza commentando i risultati.
«Richiamare e sanzionare gli operatori della sanità pubblica, dai medici e pediatri alle ostetriche, che gettano discredito sui vaccini e suggeriscono ai genitori di non vaccinare i propri bambini. Andrebebro rimossi» è la proposta di Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto superiore di sanità.
(IlMessaggero.it)