Il maltempo si è abbattuto anche su villa Ada e un pino di dieci metri è crollato sull’area bimbi mandando in frantumi una struttura di legno. Nel parco non c’era fortunatamente nessuno ma i giochi sono completamente distrutti ed inutilizzabili, trapassati dal tronco dell’albero. Già mercoledì scorso un pino di 30 metri era crollato a terra.

Altri tronchi si sono schiantati al suolo a pochi passi dal parco giochi a causa del forte vento e così il Servizio giardini del Comune ha deciso di chiudere la villa per il timore che la possibile caduta di alberi potesse mettere a repentaglio l’incolumità di podisti, ciclisti, proprietari di cani, famiglie e frequentatori del parco.

Alle 8.40 l’ingresso principale di via Ponte Salario è stato sbarrato e sul cancello è stato affisso il cartello: “Villa chiusa – Pericolo caduta alberi”.

Purtroppo chi ha provveduto a chiudere l’entrata, non ha pensato e non è riuscito ad avvertire chi nella villa già si trovava a fare attività fisica o a portare in giro il cane o semplicemente a passeggiare e prendere una pausa dal caos e dallo smog cittadino. E quando qualcuno ha imboccato la via dell’uscita per rientrare a casa, ha avuto la spiacevole sorpresa di essere rimasto ‘prigioniero’ dentro il parco.

 

A quel punto la voce si è diffusa in un baleno attorno al laghetto e decine di cittadini si sono accalcati davanti al cancello sbarrato. Qualcuno ha tirato fuori il telefonino e ha chiamato il Servizio giardini del Comune di Roma e racconta che il personale in servizio ha risposto: “Potete uscire dal cancello dell’ambasciata egiziana”. L’ingresso si trova però distante da quello principale.

A quel punto sono fioccate le telefonate alla Polizia municipale e al 112 ma i vigili urbani giunti sul posto non hanno potuto far nulla per aprire il cancello se non sollecitare il Servizio giardini che dopo circa un’ora dal primo allarme è riuscito a ‘liberare’ i cittadini.