Comprare casa è sicuramente l’impegno finanziario più importante della vita, quindi prima di mettersi alla ricerca di una casa è buona regola prepararsi, emotivamente e non solo, a cosa si va incontro. La scelta della casa è carica di aspettative e può capitare di lanciarsi senza paracadute o anche, stanchi dopo mesi di ricerche, di accontentarsi di un brutto affare. Ecco perché è essenziale valutare bene i pro e i contro e dosare quali sono le proprie possibilità. Fare bene i conti è il primo dei consigli per l’acquisto di casa. Se non si ha tutta la cifra da parte, e soprattutto nel caso in cui si stia comprando la prima casa, è fondamentale sapere quale sarà il massimo mutuo erogabile da parte delle banche e chirarsi a quale impegno finanziario siamo disposti. Vediamo nello specifico quali sono le regole per comprare casa.
1) Cosa guardare prima di comprare casa?
Il primo passo è la scelta della zona dove andare abitare. Cercare e comprare casa a Roma dipende da una serie di variabili che rendono il quartiere più appetibile e i prezzi delle case più alti. Un valore aggiunto, soprattutto in una grande città come Roma è la vicinanza coi mezzi pubblici e le scuole. Un aspetto da non sottovalutare, se ci si muove in macchina, è la possibilità di parcheggiare senza problemi o di usufruire di un posto auto. E’ bene quindi cercare informazioni sui prezzi di mercato degli immobili a Roma e della zona cui si è interessati. Un utile strumento è il sito immobiliare RomaEasy Casa, ma anche la banca dati delle quotazioni immobiliari della Agenzia delle Entrate.
Il consiglio è navigare tra gli immobili a Roma su casa.romaeasy.it e trovare gli annunci immobiliari di Roma più interessanti. Una volta trovato l’immobile nella zona di Roma che si preferisce, si può contattare l’agenzie immobiliari di Roma che propone l’immobile selezionato.
2) Verifiche sull’immobile, i documenti da controllare
Se si è riusciti ad individuare l’immobile che risponde alle proprie esigenze, il passo successivo sono le verifiche. L’abitazione deve essere provvista di un certificato di abitabilità, rilasciato dal Comune, che attesti che l’immobile sia sicuro e salubre, per volumi e presenza di impianti come acqua corrente e fognature. Occorre inoltre venire in possesso della scheda catastale dell’immobile o planimetria catastale, che è il disegno tecnico in scala dell’immobile, e controllare che tutto corrisponda. Se sono presenti delle variazioni, ad esempio è stata aperta una finestra che non risulta dalla pianta catastale, il venditore dovrà presentare la documentazione delle modifiche effettuate, e l’atto di sanatoria se è stato fatto un condono immobiliare. Inoltre, se si sta acquistano una casa al primo o all’ultimo piano va verificato che sia accatastata come civile abitazione e non come magazzino o soffitta. Se si sta per acquistare casa su carta accertarsi che il preliminare d’acquisto casa in costruzione sia in regola con i requisiti minimi previstiper legge.
3) Acquistare casa: l’aiuto di un notaio
Nelle trattative, come previsto dall’articolo 1337 del codice civile, vige l’obbligo della “buona fede”, non vanno cioè fornite informazione inesatte, non si può abbandonare la trattativa prima improvvisamente, indurre a stipulare il contratto con inganno. La violazione del dovere di buona fede genera una responsabilità precontrattuale e può portare a un risarcimento danni. Questo però, solo al termine di un contenzioso legale. Per evitare brutte sorprese, è bene rivolgersi ad un notaio prima di firmare atti impegnativi come la proposta di acquisto o il preliminare di vendita (il cosiddetto compromesso). Il professionista farà le proprie verifiche, ricostruirà la storia dell’immobile ed eviterà che si incappi in brutte sorprese che potrebbero addirittura invalidare la vendita. Cosa controllare prima di comprare casa? Ad esempio, se è stato oggetto di una donazione, gli eredi potrebbero rivendicarne la proprietà o se il venditore lo cede per sottrarsi ai debitori potremmo esporci ad un’azione revocatoria. Se l’immobile è in comunione occorre accertarsi che tutti i proprietari vogliano vendere. Oppure se l’immobile è già oggetto di ipoteca, si chiederà lo svincolo, cioè la cancellazione dell’ipoteca.
4) Proposta d’acquisto, compromesso e rogito, cosa sono?
Che differenza c’è fra proposta di acquisto per la casa e compromesso? La proposta d’acquisto viene presentata in forma scritta al venditore in genere allegando un acconto tramite assegno non trasferibile intestato al proprietario, con un acconto del valore dell’immobile. La proposta vincola l’aspirante acquirente ma non il venditore che può tirarsi indietro. Se quest’ultimo accetta la proposta si può passare al compromesso, che invece vincola entrambe le parti. Si stipula davanti al notaio e prevede sempre un acconto, detta caparra confirmatoria tra il 10 e il 20% del prezzo pattuito. Il rogito è invece l’atto di compravendita, si firma davanti al notaio in qualità di pubblico ufficiale, che provvederà poi alla registrazione.
5) Cosa fare dopo l’acquisto
Una volta venuti in possesso dell’immobile, rimangono da completare alcune procedure burocratiche. In primis cambiare la residenza se si è usufruito e si vuole usufruire in futuro dei vantaggi sull’abitazione principale: dalla detrazione fiscale degli interessi sul mutuo prima casa alla cancellazione dell’Imu prima casa. Si perdono le agevolazioni se non trasferisce la residenza nel Comune ove è situato l’immobile entro 18 mesi dall’acquisto. Va quindi fatta la comunicazione al condominio dell’acquisto e le volture per le utenze.