L’Arco di Tito fu costruito tra l’anno 81 e l’anno 100 d.C. (la data precisa è incerta) per commemorare la cattura di Gerusalemme da parte di Tito, avvenuta nel 70 d.C..
L’Arco, a un solo fornice, è realizzato in opus quadratus con rivestimenti di marmo e travertino (nella parte bassa) e semicolonne con soprastante trabeazione rappresentante un sacrificio e, ancora più alto, un attico con la dedica all’imperatore Tito da parte del Senato: “SENATUS POPULUS QUEROMANUS DIVO TITO DIVI VESPASIANI F VESPASIANO AUGUSTO”.
Il monumento è sicuramente stato eretto dopo la morte di Tito (81 d.c.), come dimostra sia l’iscrizione sia la decorazione nella volta a cassettoni con la rappresentazione di un’aquila che porta in cielo Tito divinizzato dopo la sua morte.
I due rilievi delle pareti interne riportano invece i momenti di trionfo di Tito e la vittoria sui giudei. Da un lato vi è la rappresentazione del corteo mentre supera la porta trionfale, con i portatori che innalzano gli oggetti sacri predati dal Tempio di Gerusalemme, tra cui spicca il candelabro d’oro a sette bracci.
Sull’altro lato è raffigurato l’imperatore Tito trionfante sulla quadriga, mentre alle spalle una Vittoria alata lo incorona e accanto la dea Roma armata lo accompagna verso il Campidoglio (il personaggio seminudo a destra è forse un’allegoria del Genio del Popolo Romano).
Il monumento è sopravvissuto in ottime condizioni perché nel Medioevo venne inglobato nella fortezza dei Frangipane.
[fonte: www.colosseo-roma.it]