Tra i numerosi trattamenti proposti oggi dalla moderna odontoiatria, grande importanza assume l’implantologia dentale, richiesta da sempre maggior numero di pazienti per ottemperare alla mancanza di uno o più denti.

Le cause dell’assenza di denti possono derivare da molteplici situazioni: da un’estrazione dovuta a una carie molto profonda che ha provocato infezione, fino ad una frattura dentale (causata da masticazione errata di un alimento particolarmente duro in denti devitalizzati , traumi esterni per forti urti, ma anche la prolungata azione del bruxismo notturno).

Qualunque sia la problematica che ha generato la perdita del dente, si tratta di un inestetismo particolarmente grave che può essere risolto proprio con l’inserimento di uno o più impianti…

Dott.ssa Paola Falchetti

Sull’inserimento di un impianto dentale molto è stato detto, quindi oggi vogliamo dare alcuni utili consigli per favorirne la loro corretta manutenzione. Per aiutarci in una tematica non così semplice ci siamo rivolti alla Dr.ssa Paola Falchetti, che nel suo studio dentistico realizza quotidianamente trattamenti di implantologia dentale a Roma San Giovanni.

Un impianto dentale è destinato a durare a lungo, ma gli accorgimenti non sono mai abbastanza.. cosa consiglia ai suoi pazienti dopo un intervento di inserimento?

Si può iniziare dalle classiche basi di pulizia dentale di tutti i giorni, considerando la cura del vostro impianto allo stregua della naturale dentatura… quindi largo uso a  spazzolini elettrici (per il loro corretto utilizzo il vostro dentista di fiducia può darvi dei semplici consigli cui attenervi) e filo dentale per protesi fissa, gel parodontali.

Una scarsa igiene orale può causare infiammazioni o infezioni anche ad un impianto, che se non curate tempestivamente possono portare a sanguinamenti gengivali o, nei casi peggiori, alla distruzione dell’osso che si trova intorno all’impianto.. in questi casi l’unica cosa che possiamo fare è estrarre l’impianto stesso.

Per controllarne il buono stato e la mancanza di infiammazioni è sufficiente presentarsi per una regolare visita di controllo (io consiglio sempre di farne almeno una ogni 6 mesi) con l’igienista dentale, che può facilmente monitorare lo stato di salute della dentatura e dell’impianto

Un altro accorgimento utile può essere quello di puntare su una radiografia, che consente di vedere con più facilità in che situazione si trova l’osso intorno all’impianto; in questo caso un controllo annuale è sufficiente per avere un quadro clinico completo.

Di quali fattori si deve tener conto per la buona durata di un impianto dentale?

Può sembrare banale ma molto dipende dal tipo di impianto e dalla qualità che esso ha (possono esserci impianti con superficie liscia o superficie ruvida.. questi ultimi sembra che possano garantire una migliore durata nel tempo).

Come già detto prima, molto deriva anche dal grado di pulizia e di cura che abbiamo nell’igiene che effettuiamo a casa quotidianamente; per di più un impianto tende ad essere ancor più a rischio della normale dentatura, quindi è sufficiente trascurare le comuni pratiche con lo spazzolino anche per poco tempo per correre il rischio di infiammazioni determinate dall’accumulo di tartaro e microbi.

Occhio soprattutto al fumo! Una terapia di sostegno all’impianto, soprattutto nella fase post-operatoria, sconsiglia assolutamente l’uso della sigaretta, tant’è che sono molti dentisti a sconsigliarne l’installazione se non si recede dal vizio di fumare (il fumo può danneggiare seriamente la guarigione del sito d’inserimento e non consentire una corretta guarigione dell’osso attorno all’impianto).

Che consigli possiamo dare per la corretta manutenzione di una protesi fissa su impianti?

Per chi porta una protesi fissa su impiant1 si consiglia di effettuare una revisione dello protesi che può avvenire con una cadenza annuale. Il procedimento è particolarmente semplice e consiste nella rimozione della protesi stessa e nella sua pulizia, lucidatura e controllo con radiografie per assicurarsi che l’impianto sia sempre ben integrato nell’osso e che non ci siano infiammazioni (la stessa operazione di pulizia si può fare anche con le protesi).