Easyjet dà l’addio all’aeroporto di Fiumicino. I voli rimarranno, ma a partire da aprile 2016 la compagnia inglese low cost sposterà aerei ed equipaggi altrove, chiudendo di fatto la base romana. Il motivo sta nei costi del Leonardo da Vinci, più che raddoppiati dal 2012 e ritenuti quindi oggi eccessivi. La presenza in Italia del vettore continuerà ad aumentare nei prossimi anni, assicurano dal gruppo, ma lo farà a Milano, a Napoli e a Venezia, scali che garantiscono maggiori profitti e potenzialità.

In un momento drammatico per Roma e per l’immagine della città anche all’estero, per Fiumicino arriva così un nuovo duro colpo dopo l’incendio che a maggio ha gravemente danneggiato il terminal 3, costringendo l’aeroporto a difficoltà quotidiane fino alla decisione, arrivata poco più di una settimana fa, di una drastica riduzione dell’operatività al 60%.

A tutti gli equipaggi basati a Roma sarà infatti offerto un impiego presso le altre basi italiane di Milano, Napoli e Venezia. La compagnia “predisporrà inoltre piani di trasferimento individuali, con l’obiettivo che tutti possano continuare a lavorare con Easyjet”.