La crisi fa bene agli outlet, almeno a giudicare dai numeri.

Se il momento difficile costringe gli italiani – e non solo – a fare economia, in pochi sembrano disposti a rinunciare a stile e moda. Si sa, la necessità aguzza l’ingegno e se la domanda del mercato è chiara, il mercato altrettanto chiaramente risponde. Così, negli ultimi anni, mentre il commercio tradizionalmente inteso e organizzato ha sofferto, registrando la chiusura di centinaia di migliaia di aziende, gli outlet hanno visto aumentare il loro fatturato, in media, del 10 per cento ogni anno. Basta fare conti e confronti per capire.

Nel 2012, Federmoda ha registrato una flessione del 5,6 per cento negli acquisti di abbigliamento, negli outlet a prezzi scontati dal 30 al 70 per cento invece gli acquisti fashion sono aumentati del 6,5 per cento.

Nei soli Centri McArthurGlen, inoltre, ci sono stati sedici milioni di visitatori, quasi due in più del 2011. Quanto basta per far crescere il numero di outlet o le loro dimensioni. Il Serravalle designer outlet, in provincia di Alessandria, con 180 punti vendita, è il più grande d’Europa, ma le altre cittadelle dello shopping non stanno a guardare.

Il Designer Outlet Castel Romano, a Roma, ha appena avviato la terza fase del suo sviluppo, inaugurando quarantatre nuovi negozi, tra marchi nazionali e internazionali, arrivando a circa 160 boutique.

Un successo per il Gruppo ma non solo. L’ampliamento ha portato infatti a 1100 nuove assunzioni, «tutti giovani – spiegano i responsabili – e nell’80 per cento dei casi donne, le più penalizzate dal mercato del lavoro». Il successo degli outlet però non dipenderebbe solo da sconti o misure. A contare sarebbe pure la comunicazione, tra spettacoli, eventi e servizi. Il Centro di Castel Romano ha inaugurato la stagione con le sfilate sui nuovi trend.

Il Valmontone Fashion District, sempre a Roma, punta sulla vicinanza al Parco Rainbow Magicland per far divertire i bimbi dopo lo shopping delle mamme. Nell’outlet di Mondovì, in Piemonte, si può giocare a minigolf.

Il Fidenza Village propone visite nei vicini musei.

La strategia continua di regione in regione, con ristoranti selezionati, mostre ed eventi vari, tutti mirati a promuovere la cultura del made in Italy. Sì, perché se per gli italiani, oggi, gli outlet sono meta del weekend, perfetti per trascorrere il tempo in compagnia, per gli stranieri sembrano essere diventati una tappa obbligata nella visita alle principali città d’arte del nostro Paese. La moda italiana continua a conquistare il mondo. Anche a colpi di sconti.

(Leggo.it)