«Il tempo di attesa è 9 minuti. Confermi il biglietto?»

Lo smartphone lo chiederà ogni volta che si dovrà fare la fila all’ufficio anagrafe, in un municipio, al Policlinico Gemelli, all’Ospedale Israelitico o nella segreteria delle università romane.

Una volta saputo il tempo d’attesa si potrà decidere se stare lì o andare ad aspettare il proprio turno altrove.

Una fila “leggera” dunque. Quasi una “non fila” grazie a Qurami, la nuova l’applicazione creata dall’ingegnere informatico Roberto Macina che calcola i tempi di attesa prima di arrivare davanti ad un qualsiasi sportello pubblico e chiedere ciò di cui si ha bisogno. Per sapere quanto tempo attendere per avere quella visita, quel servizio o quel certificato si può anche non uscire di casa.

Ecco come funziona: l’app potrà essere scaricata gratuitamente dal proprio store di riferimento, il servizio di localizzazione indicherà, su richiesta dell’utente, le strutture più vicine in cui è possibile avere ciò di cui si ha bisogno e calcolare il tempo di attesa. Sempre dal proprio smartphone o dal tablet si prenoterà il biglietto, lo stesso che si prenderebbe dalla macchinetta per mettersi in fila: verrà assegnato il primo numero disponibile. L’applicazione non crea dunque una nuova lista di attesa, ma assegna un posto come se la persona fosse fisicamente presente nella struttura e stesse facendo realmente la fila. Il gioco è fatto. Non resta che controllare sullo schermo lo scorrere dei posti. Quando il proprio numero si avvicinerà, e solo allora, si raggiungerà la struttura giusto in tempo per essere serviti allo sportello.

«Da luglio l’app sarà attiva in tutti i municipi e negli uffici del Comune, compreso l’anagrafe centrale — spiega Macina — Ieri mattina abbiamo firmato il contratto con Roma Capitale. Siamo felici di facilitare la vita delle persone».