Al referendum sulle trivellazioni i cittadini romani hanno votato più della media degli italiani, ma neanche nella Capitale ci si è avvicinati al quorum. A Roma hanno espresso il loro parere il 34,74% degli aventi diritto, una percentuale di poco superiore a quella nazionale, pari al 32,15%. A votare nelle 2600 sezioni di Roma sono stati 728.092 cittadini, su 2.096.111 iscritti nelle liste elettorali. Ma non in tutte le zone della città le urne si sono riempite allo stesso modo.
L’affluenza. Ad aver esercitato di più il diritto al voto sono i residenti nel VIII municipio (Appio Latino, Ostiense, Ardeatino) dove si è registrata l’affluenza più alta con 38,15%. Seguono il VII (San Giovanni), IX (Eur), IV (Tiburtina). Mentre la più bassa si registra nel XV (La Storta, Prima Porta) con il 29,90%, sotto la media nazionale.
Il voto: sì o no. Il X municipio (Ostia) risulta quello con più sì, ottenendo il 89,46% e anche quello con più voti validi pari al 99,23%. Il XV municipio è stato invece quello con più no, il 13%, rispetto alla media nel comune del 11,24%. Secondo con più risposte negative al quesito referendario il VI municipio (Torre Maura, Torre Angela). Record negativo per le schede non valide nel I municipio (Centro storico), dove l’affluenza è stata del 33,49%: 218 bianche e 284 nulle, per un totale del 1,24%.