Con oltre 700 sale slot aperte sul territorio, Roma non è solo la capitale d’Italia, ma anche quella del gioco d’azzardo.
Il numero delle sale slot e VLT è triplicato rispetto al 2008 e la presenza della sala da gioco più grande d’Europa da un’idea chiara di quale sia la portata di questo fenomeno. Intanto, molte associazioni hanno dato il via a campagne che hanno l’obiettivo di arginare il dilagare del gioco d’azzardo sul territorio e di prendersi cura di chi è affetto da patologie legate a questa attività.
In questa situazione, sarebbe logico aspettarsi che Roma sia una città “attiva” anche dal punto di vista del gioco online, considerando che su internet è ormai possibile trovare decine di casino online, siti di scommesse sportive e altri giochi per denaro.
Eppure, per quanto strano, non è così. I grandi numeri che caratterizzano il gioco nelle sale slot (fino a oltre 1300 euro pro capite) non trovano una corrispondenza nell’attività in rete (Roma è più o meno nella media delle altre città del centro Italia per quanto riguarda la spesa pro capite nel gioco online), fatta forse eccezione per i casino online “mobile” per Android e iPhone, più in voga tra i giovani che hanno familiarità e dimestichezza con tablet e smartphone.
A giustificare questi dati è la differenza di età delle persone che si avvicinano alle due tipologie di gioco. Il gioco nei casino e le scommesse online attirano un pubblico generalmente under 40, mentre le sale slot sono molto frequentate anche da persone over 40 e addirittura over 60. Da una parte troviamo quindi individui giovani che hanno una maggiore coscenza nei confronti del gioco e in generale di tutto quello che offre internet e che spesso trovano nel gioco d’azzardo solo un semplice passatempo da praticare di tanto in tanto. Dall’altra parte troviamo invece individui che frequentano più spesso bar e ricevitorie, magari pensionati, meno smaliziati nei confronti del gioco, che possono cedere più facilmente alla voglia di giocare soprattutto se invogliati da pubblicità che talvolta risultano ingannevoli.
Sorvolando su tutte le questioni etiche che si possono presentare quando si parla di gioco d’azzardo, risulta evidente la mancanza di una educazione sociale nei confronti del gioco, soprattutto per quelle fasce di età che coinvolgono i giovanissimi ed i più anziani. Forse lo slogan “gioca con la testa” non è abbastanza.