In un clima di silenzio e di profonda commozione, il feretro, avvolto nel tricolore, è stato fatto scendere dal C130 da 6 commilitoni del primo caporal maggiore, Roberto Marchini, come lui dell’Ottavo Reggimento Genio Guastatori di Legnago (Verona). Pochi istanti dopo la benedizione da parte dell’Ordinario militare, arcivescovo Vincenzo Pelvi, e l’omaggio del Ministro La Russa che ha toccato la bara con la mano destra la bara.
Tra i presenti ad accogliere la salma, anche il sindaco di Caprarola Eugenio Stelliferi ed il parroco, Don Mimmo Ricci.
Affranti dal dolore, stretti l’un l’altro il papà, la mamma, sorretta da un a psicologa dell’Esercito e la sorella, hanno seguito il feretro e il cuscino rosso con il basco d’ordinanza portato da altri due commilitoni di Roberto Marchini. Quindi, appena il mesto corteo con le autorità si è fermato a pochi metri dal carro funebre, i familiari si sono avvicinati al feretro, sostandovi alcuni minuti. Qui alcuni di loro sono scoppiati in un pianto a dirotto.
Subito dopo il carro funebre ha lasciato lo scalo militare, intorno alle 10.36.
La salma di Roberto Marchini verrà ora trasferita all’Istituto di Medicina Legale di Roma; poi, dalle 16 alle 17 sarà esposta in una camera ardente allestita nell’ospedale militare del Celio, mentre i funerali di Stato si svolgeranno questo pomeriggio, alle 18, nella basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma. Al termine del rito verrà trasferita a Caprarola, dove rimarrà esposta fino al pomeriggio di domani nella chiesa di Santa Maria della Consolazione. Alle 18 di domani saranno celebrati i funerali privati, officiati dal vescovo di Civita Castellana monsignor Romano Rossi.