Il Foro di Traiano, l’ultimo nonché il più esteso del complesso dei Fori Imperiali, fu commissionato dal Senato per celebrare l’impresa dell’imperatore Traiano, tornato da trionfatore dal territorio danubiano a seguito della vittoria dell’esercito romano sui Daci e recante con sé un ingentissimo bottino di guerra grazie al quale sarebbe stato possibile la costruzione di nuove infrastrutture nell’Impero.

La costruzione del Foro di Traiano fu un’opera senza precedenti. Attraverso un accesso costituito da un pronao si accedeva ad un cortile al cui interno si trovava la Colonna Traiana ed ai cui lati si aprivano due biblioteche forensi e la Basilica Ulpia. Dalla basilica si accedeva ad una piazza monumentale, circondata da due portici disposti lungo i lati lunghi decorati da statue di Daci e da due esedre semicircolari, al cui interno si trovava la statua equestre dell’imperatore Traiano.

Il monumento che più di tutti colpiva, per la sua imponenza nonché per la sua originalità, era la Colonna. L’opera, tuttora praticamente integra, descrive, attraverso i suoi fregi, la campagna condotta dall’imperatore in terra di Dacia. Alta cento piedi romani (quasi 30 metri), costituita da 155 scene e 2500 figure, la Colonna Traiana rappresenta, lungo un fregio di 200 metri interamente realizzato a bassorilievo, una serie di raffigurazioni aventi come protagonista Traiano: l’imperatore viene rappresentato in mezzo ai suoi uomini, mentre conversa con i suoi ufficiali, mentre si complimenta con il suo esercito vincitore. L’attenzione per i particolari è evidente nella descrizione dell’abbigliamento militare, nella rappresentazione delle armi usate dagli eserciti, nella narrazione delle torture e delle decapitazioni.

Oltre ad avere una chiara funzione di propaganda e di promozione della figura dell’optimus princeps, la Colonna Traiana fu concepita per ospitare le ceneri dell’imperatore Traiano e di sua moglie Plotina. Dalla porta ancora oggi visibile si accedeva all’interno del basamento dove una camera sepolcrale conteneva le ceneri dell’imperatore, poste in un’urna dorata. Sulla sommità della colonna era infine posta la statua dell’imperatore Traiano, andata perduta durante il periodo medievale e sostituita dalla raffigurazione in bronzo di San Pietro per volontà di papa Sisto V.

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