Si è spento la scorsa notte Biagio Agnes, a 82 anni.
Era una delle figure storiche del giornalismo Rai e delle partecipazioni statali.
Fu l’ideatore, negli anni Sessanta, del Tg delle 13.30 con i giornalisti in video ed avviò la sperimentazione di nuovi servizi, tra i quali Televideo, e nuove tecnologie come le trasmissioni via satellite e l’alta definizione.
Nel 1987 fu nominato Cavaliere del Lavoro, nel 1992 ricevette la laurea honoris causa in Comunicazione e Telecomunicazioni dell’Università di Buenos Aires, nel 2004 l’Università di Parma gli conferisce lo stesso titolo in Medicina e Chirurgia.
Nel 2006 fu nominato direttore della Scuola di giornalismo dell’Università di Salerno.
L’ultima apparizione pubblica di Biagio Agnes lo scorso 16 maggio in occasione della Lectio magistralis di Ettore Bernabei.
”Aveva un profondo rispetto dell’autonomia di giornalisti, autori, artisti, direttori di rete e di testata, che hanno sempre potuto avere nel direttore generale un punto di riferimento professionale e non un antagonista.
Infaticabile – conclude Rizzo Nervo – non amava apparire, anche questa qualita’ oggi assai rara”.
”Sono addolorato per la scomparsa di Biagio Agnes, un serio professionista che, in qualita’ di direttore generale, ha apportato importanti innovazioni e arricchito i servizi offerti dalla Rai”,dichiara Massimo D’Alema, che prosegue: ”Ho avuto modo di apprezzare l’attivita’ di quello che ha continuato a essere un protagonista della vita pubblica e un appassionato sostenitore della professione giornalistica fino all’ultimo”.