A palazzo Senatorio hanno le idee chiare: entro l’autunno saranno istallati all’interno del Raccordo anulare, su strade a grande viabilità, almeno 20 autovelox. I dispositivi che saranno di ultima generazione con lenti focali stile grandangolo per coprire una vasta area avranno verosimilmente un doppio compito attraverso un sistema integrato di tecnologie: sanzionare all’istante coloro i quali superano i limiti di velocità e fotografare le auto in doppia fila da segnalare poi ai vigili per interventi immediati.
Gli uffici sono già a lavoro e l’elenco delle venti strade su cui programmare gli interventi è pressoché chiuso. Si tratta di strade, nella maggior parte dei casi, a lunga percorrenza che però non superano i limiti del Grande Raccordo Anulare. Strade che soprattutto di notte vedono sfrecciare le auto a grande velocità con il superamento dei limiti. Nell’elenco ci sono poi anche quelle arterie dove alla velocità di somma la riottosità degli automobilisti pronti a lasciare in doppia fila l’auto perché non trovano parcheggio.
Si va dai lunghi tratti di periferia come
viale di Tor Bella Monaca a via Prenestina, passando per via Casilina e l’immancabile via Cristoforo Colombo.
Nel progetto rientrano poi anche via Ostiense, via Nomentana, via Cassia (dall’altezza di Corso Francia) e via Tiburtina.
Stanno ipotizzando poi di inserire nella mappa anche via Leone XIII, che collega Trionfale e Monteverde, e la via Ardeatina.
L’autovelox sarà integrato con un sensore che percepisce anche l’auto ferma in doppia fila. In sostanza, ad ogni autovelox si potrebbe sommare un rilevatore di infrazione che tuttavia non farà scattare in automatico la contravvenzione per la sosta selvaggia. L’infrazione dovrà essere redatta dai vigili ma il dispositivo permetterebbe di allertare immediatamente i vari gruppi in modo da dirottare tempestivamente le pattuglie su tratti urbani precisi. Infine, per ogni autovelox che non potrà essere posto a caso sulle venti strade sarà necessario procedere con l’installazione della segnaletica verticale almeno 100 metri dall’apparecchio. Proprio per evitare frenate improvvise e seguenti tamponamenti.