“L’arrivo della metro C a San Giovanni porterà uno shock sulla metro A, dove stimiamo saranno scaricati una metà complessiva dei suoi passeggeri – hanno detto i tecnici in Commissione – Passeggeri che la linea A dovrà essere in grado di ricevere e lo è. Noi ci aspettiamo una modifica delle frequentazione sulla metro C da 45 mila-50 mila passeggeri al giorno a 100mila. Un raddoppio che stimiamo avverrà in tempi rapidi”.
Dopo l’apertura dell’attesissimo primo nodo di scambio della linea verde con la metro A, resteranno poi da realizzare le fermate di Amba Aradam e Colosseo, per completare il tracciato minimo.

Ma il Campidoglio ha anche in programma un piano di riorganizzazione del trasporto pubblico di superficie, subito dopo l’apertura della stazione di San Giovanni: un progretto che consentirà  “un risparmio di 300mila chilometri circa, per l’esattezza 297mila, che pensavamo di restituire alle periferie del V e VI municipio, per fare in modo che tutti i quartieri abbiano un collegamento con la metro C”, hanno spiegato i tecnici di Agenzia per la Mobilità durante la seduta di oggi della Commissione.

La revisione dei percorsi riguarderà la linea bus 51, oggi a servizio di metro C, che porta gli utenti in centro e fa capolinea a Lodi: “la porteremo a San Giovanni – hanno spiegato i tecnici –  e non avrà più capolinea a Lodi ma a metro C San Giovanni, e passerà per viale Castrense”.

Sarà inoltre “tagliato un tratto della linea 81, che oggi fa capolinea a Malatesta e invece farà capolinea a Lodi, ma ci sarà una nuova linea, il 77, che da Piramide farà fermata alla metro C San Giovanni, passando per via Cilicia e tornando a Piramide – hanno precisato –  Il 77 collegherà metro A e metro B direttamente a Piramide, decongestionando la fermata di Colosseo, uno dei due punti più utilizzati, insieme a Piazza Venezia, sulla linea 51 attuale”.

Verrà poi “soppressa la linea 673, da Rho a piazza Zama, e la tratta che rimarrebbe non servita sarà coperta in parte da un ampliamento del percorso del 715, mentre nell’altra parte ci sarà il nuovo 77 che servirà le restanti zone scoperte”.

(Repubblica.it)