L’ANGOLO DEL MARKETING, rubrica offerta dal Dott. Mattia Esposito

 

Mattia Esposito, imprenditore, classe 1986 di Roma. Co-fondatore e project manager di Up2lab Marketing Consulting, studio internazionale di consulenza per imprese, si definisce un malato di social. Esperto di consulenza strategica indirizzata all’utilizzo dei nuovi media e di comunicazione in generale.

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Nell’ultimo “interrogatorio” fatto al CEO di Facebook , Zuckerberg stesso ha parlato dell’incredibile apporto che le sue piattaforme danno alle PMI europee. In termini numerici parlava di incrementi fino al 50 %. Cosa ne pensi dall’alto della tua esperienza?
“Sicuramente l’intervento di M.Z. è stato inserito in un contesto entro il quale stava cercando di “giustificare” alcune azioni connesse. I numeri a mio avviso sono abbastanza da spot elettorale. Facebook e Instagram sono ottime armi e alleati dell’incremento dei fatturati delle imprese. L’unica condizione però è che si voglia investire un budget in maniere continuativa. Infatti, visti i continui cambiamenti dell’algoritmo, molto spesso ci si ritrova a dovere modificare campagne che fino al giorno precedente garantivano un buon R.O.I.”

Puoi spiegarci meglio?
“I social sono delle ottime casse di risonanza. Sono utili strategicamente perché quasi il 75% delle persone ci passa almeno 1h al giorno. La pubblicità fin dai tempi di Carosello insegue le alte concentrazioni di masse. Il progressivo cambio di usi ha fatto si che oggi la pubblicità sui social sia elemento imprescindibile per qualunque attività. I proprietari delle piattaforme, raggiunto forse il reale motivo di esistenza delle stesse, hanno cominciato ad alzar sempre di più l’asticella e anche le difficoltà nella promozione delle attività. Oggi è impensabile utilizzare il fai da te per campagne che vogliano davvero convertire.”

Quali sono gli elementi vitali per una campagna efficace sui social?
“Prima di ogni cosa, ricordiamoci che i social sono un mezzo. Di diffusione, comunicazione e condivisione. Vanno utilizzati con cura e non possono esser mai il primo tassello di una strategia di business. La prima cosa è la redazione di un piano strategico di marketing. Individuati gli obiettivi, si passa alla conseguente realizzazione di un piano di comunicazione, che oltre ai social, includa anche media tradizionali. Solo dopo aver fatte queste operazioni necessarie si può cominciare la creazione di una nuova campagna social. In osservanza ai piani redatti precedentemente, stabiliamo un budget necessario da splittare fra il professionista/società che vi segue e la quantità di spazi pubblicitari da acquistare. E’ sempre importante ricordare che oggi non esiste la possibilità di fare pubblicità gratis sui social.”

In conclusione, consiglieresti alle aziende di investire nei social?
“Certamente. E’ un servizio che non manca mai nei miei piani di business model, di marketing e comunicazione. L’investimento è più contenuto e misurabile rispetto alla pubblicità tradizionale e in termini di fidelizzazione del cliente, i social, sono quanto di meglio si possa trovare sul mercato. La condizione però per aver successo online passa attraverso due aspetti: scelta del professionista che crea i vari piani (e l’eventuale conseguente gestione dei canali social) e idea del budget da investire nel tempo.”